L'artista
Patrizia Cerroni è un’artista particolare per la forza creativa del suo linguaggio di danza, riconosciuto dalla critica Internazionale “del tutto originale”. Danzatrice-attrice, capace di annullarsi in totale abbandono al servizio dell’interpretazione del movimento da lei elaborato con fluidità ed intensità. Coreografa eclettica, visionaria, fuori da qualsiasi schema accademico (come lo è nella sua veste terapeutica), sa donare ai suoi danzatori tutta se stessa, con profondo rigore, impegno, altrettanto richiesto ai suoi collaboratori. Oltre 300 danzatori si sono formati con lei, di cui almeno 20 sono divenuti in seguito coreografi, che hanno poi creato delle proprie Compagnie. Questo sicuramente è stato grazie a quello che Patrizia ha donato loro, ai semi che lei ha gettato nel loro "giardino dell'arte".
In oltre 35 anni di attività artistica in tutto il mondo, è sempre presente nei più importanti Teatri e Festival Internazionali di tutto il mondo. Ha creato più di 30 produzioni. Oltre ai numerosi Premi e Riconoscimenti internazionali, ha ricevuto la Targa d’Argento dal Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi: “Per l’impegno nella formazione dei giovani e per la diffusione e valorizzazione della tradizione italiana della danza, patrimonio culturale conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo”.
Origini e Formazione
La sua prima esperienza di danza inizia a sei anni con Maria Rosa Ferrari e da subito percepisce che quello che avrebbe voluto fare nella vita era la danzatrice e la psicanalista (dal 2009 esercita un proprio metodo di terapia del movimento basato sullo Yoga e sull’EFT).
A sedici anni inizia a frequentare l'Accademia Nazionale di danza, dove studia danza classica (stile Russo, Francese e Inglese) e danza moderna sotto la guida di Maestri quali Boris Trailine, David Lichine, Juan Corelli, Zarko Prebil, Osins, Nathalie Krassovska e Nina Viroubova.
La cultura europea, in particolare la Scuola Espressionista tedesca, grazie al suo grande Maestro, Jean Cébron, stimola in lei la ricerca di una danza rivolta soprattutto al proprio mondo interiore.
Si perfeziona a New York nella modern dance americana studiando con Pearl Lang (tecnica Graham) e con Merce Cunningham, considerato da lei l’altro suo grande Maestro.
In India, in lunghe permanenze (circa 3 anni), approfondisce lo studio dello Yoga (tecnica Yienger, Asthanga, Anusara, Tantra, meditazione, visualizzazione).
Patrizia e la Musica
“… la danza è musica vista, la musica è danza sentita”
Le prime coreografie vengono create sulle musiche esistenti.
Nel corso degli anni cambia metodo di relazione con la musica e crea le coreografie nel silenzio invitando i compositori a interpretare con la loro musica la sua danza. Fin dall’inizio della sua carriera, siamo negli anni ’70, spazia tra diversi generi musicali.
Utilizza musica pop (Frank Zappa, Ginger Baker, Prince, Pink Floyd, Banco Del Mutuo Soccorso, Angelo Branduardi), musica jazz (Charlie Mingus, Sem Rivers, Keith Jarret, Pat Metheny), musica contemporanea (Giacinto Scelsi, John Cage, Mauro Bortolotti, Luciano Berio, Max Niehaus), musica classica (Christophe W. Gluck, Igor Strawinski, Dharius Milhaud), musica di autori indiani (Zakir Hussain, Lakshminarayanan Shankar), e musica New Age (Brian Eno, Steave Roach, Epsylon Indi, Ashra,Richard Galliano, Arto Part, Andrew Poppy, Les Tambours du Bronx, Henry Torgué, Tuxedo Moon, Vangelis, Gabelle Roth, Michael Shrieve, Michael Brook, John Hassel, Michey Hart, Paul Shatze, Isaac Hayes).
Su commissione di David Zard lavora con il Banco del Mutuo Soccorso per l’opera “Come in un'ultima cena”, negli anni di piombo, con polizia e contestazione ai concerti rock nei Palazzi dello Sport.
Su commissione della TSI collabora con l’Orchestra Musica Insieme di Cremona per l’opera, “Création du Monde” di D. Milhaud, diretta dal Maestro Giorgio Bernasconi e Maurizio Vitali.
Sempre spaziando tra diversi generi musicali, compongono per le sue coreografie, Maestri quali: Mauro Bortolotti, Giovanni Tommaso, Luis Agudo, Massimo Urbani, Eugenio Colombo, Ettore Fioravanti, Fulvio Maras, Ioska Mezal, Francesco Tosoni, Angelo Valori.
Bortolotti è uno dei musicisti che, in una trentennale amicizia, ha collaborato con Patrizia creando musiche per sue intere produzioni, come nel caso di “C’est ici que l'on prend le bateau”, nel 1980 e “Divertissement lyrique”nel 1984, in una sintonia parallela tra danza e musica.
Il suo rapporto con la musica jazz inizia con il suo grande amore per Charlie Mingus, per lei un “motore” invisibile per le sue improvvisazioni, grazie al quale crea temi di movimento da cui scaturiscono importanti brani. Giovanni Tommaso, Luis Agudo, Massimo Urbani, Eugenio Colombo, Ettore Fioravanti, Fulvio Maras, improvvisando sulle strutture musicali indicate dalle coreografie, interpretano l’atmosfera e la dinamica creata dalla danza, in “Tendrils” e in “Concerto”. In quest’ultimo la stessa Cerroni interviene con scats in diretto scambio con i musicisti, rendendo la sua voce “danzante”.
In “Tosca - Il Potere contro l'Amore”, la musica originale di Ioska Mezal e Francesco Tosoni utilizza l’elettronica, il jazz e il rock.
Angelo Valori, in “Cleopatra – Il Potere dell'Amore”, cooproduce lo spettacolo e ne crea la musica, eseguita dal vivo dalla M. Edit Ensemble.
L’incontro con l’India e l’amicizia con grandi musicisti indiani,Zakir Hussain, H.Chaurasia, Shirkuma Sharma, Jog, Kichlu Vidjay, le aprono nuovi orizzonti.
Sulla musica di Zakir Hussain nascono due produzioni, “Making Dance” e “Ali in Corpo”. La prima basata su una struttura di improvvisazione per quattro interpreti, che danzano ciascuno su uno dei quattro strumenti (Hussain, Chaurasia, McLaughlin, Garbarek), con temi di movimento ispirati dal brano musicale. In “Ali in Corpo” ritorna alla usuale composizione coreografica, ispirata dalla musica e sulla musica “Space”.
Giacinto Scelsi, come Zakir, è stato per Patrizia uno degli incontri più importanti della sua vita. Una lunga amicizia in uno scambio filosofico-spirituale ha legato Patrizia a Giacinto. Fu lui stesso a chiederle di interpretare "Ko-Tha", nato da una improvvisazione del Maestro su chitarra orizzontale suonata e percossa. Nacque "La Danza di Shiva”.
Si avvale dall’86 al ’95 della consulenza musicale di Claudio Marchetti e Danilo Ritucci.
Premi e Riconoscimenti
Apollon Musagète, Premio Donna Circe, Premio Capo Circeo, Targa Nello Flora, Targa Città di Chandigar, Premio Città di Agrigento, Gabbiano d’Oro, Oscar per il Musical, Premio Internazionale «Piazza del Popolo», Premio Internazionale Ginestra d’Oro. NEL 2005 riceve la Targa d’Argento del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi.
I Tour
- Nel Mondo
- Nel Mondo
Asia: India (1979, 1980, 1982, 1983, 1984, 1990),
Malaysia, Thailandia, Singapore (1987),
Korea, Malaysia:
(1987, 1988)
Africa: Marocco e Senegal (1983), Egitto (1999)
Australia: 1984, 1999
America: Brasile (1986, 1994, 1999, 2000, 2006), Perù
(1986), Venezuela
(1986, 1991), U.S.A (1985, 1989, 1991, 1993, 1994),
Messico
(1989), Canada
(1991)
- In Europa
Francia e Benelux (1975, 1976, 1978, 2006)
Scandinavia (1976, 1978)
Svizzera(1978)
Rep. Fed. Tedesca - Germania (1978, 1979, 1981, 1988, 1989, 1993, 1994, 2004, 2006, 2008)
Austria (1981,
1994)
Ungheria (1989)
Spagna e Portogallo (1989)
Croazia (2006)